Assemblea ordinaria delle Società viterbesi per il rinnovo delle cariche per il quadriennio 2017/2020

Si è svolta presso il Campo scuola di Viterbo l’Assemblea Ordinaria delle Società viterbesi per il rinnovo delle cariche per il quadriennio 2017/2020 del Comitato Provinciale Fidal di Viterbo; presenti le società Alto lazio, Atletica 90 Tarquinia, Atletica Viterbo, rappresentati rispettivamente da Ermanno Tronti, Stefano Tienforti, Rossella Lodesani. L’assemblea, presieduta dal Presidente Francesco Farnetti, coadiuvato dai membri della commissione verifica poteri Ida Morucci, Giuseppe Marricchi, Luigi Guernaccini, ha salutato il consigliere Regionale Rosario Petrungaro presente in rappresentanza del Comitato Fidal Lazio, il quale nel suo saluto all’assemblea si è complimentato con il Comitato uscente per la significativa mole di attività proposta malgrado le difficoltà soprattutto strutturali che l’atletica viterbese ha incontrato in questi ultimi anni. Il Comitato in questo quadriennio avrà, rispetto al precedente, un quarto consigliere, fatto sicuramente positivo in quanto una presenza in più rappresenta sicuramente un rafforzamento del Comitato stesso. Il Presidente ha salutato il Consiglio uscente ringraziandolo per l’impegno profuso in questi anni di intenso lavoro. Dopo la lettura della relazione tecnico/morale/finanziaria, le votazioni hanno avuto il seguente esito: eletti nel nuovo consiglio provinciale Fabrizio Maiolati, Linda Misuraca, Massimo Perugini, Umberto Battistin. Riconfermato nella carica il presidente uscente Sergio Burratti.
Di seguito uno stralcio della relazione di fine quadriennio presentata all’assemblea:
“L’atletica viterbese tra passato e futuro”
Faticoso, problematico, ricco di stimoli e idee: dovessi descrivere il quadriennio appena vissuto dalla FIDAL Viterbo userei questi pochi termini. La strada che ci porta qua, oggi, per chiudere un ciclo raccoglie, in fondo, quelle che sono le caratteristiche di sacrificio e soddisfazione di un atleta, così come il desiderio e l’urgenza di innovare e sperimentare di un tecnico, è dalle difficoltà che arrivano la crescita e la maturazione. Prima di affrontare qualsiasi riflessione sui quattro anni appena trascorsi, è doverosa una premessa: fondamentale, nell’opera di questo comitato, è stato il lascito delle precedenti gestioni, capaci di lasciare una struttura estremamente funzionale dal punto di vista della disponibilità tecnologica e tecnica e dell’organizzazione logistica. Senza queste basi ben solide, sarebbe stato difficile affrontare e contrastare le difficoltà in termini di riduzione delle risorse e problematiche con le strutture – il Campo Scuola in particolare – che hanno effettivamente caratterizzato il quadriennio.
Partendo dall’aspetto finanziario, è stata costante la diminuzione dei contributi giunti dal Comitato regionale e destinate all’attività dei singoli Comitati provinciali: una diminuzione – nel complesso, l’ammontare dei contributi si è più che dimezzato – che, per quanto contrastata dalla disponibilità e collaborazione, si è comunque concretizzata in una seppure lieve diminuzione degli appuntamenti agonistici organizzati, comunque proporzionalmente minore rispetto alla riduzione dei contributi.
Un calcolo complessivo attesta attorno al centinaio il numero di eventi organizzati sui campi della provincia, tra cui un numero cospicuo dedicato all’attività studentesca, con 21 appuntamenti complessivi destinati agli studenti delle scuole medie e superiori della Provincia. Un numero notevole, ancor più se riferito in termini di singole presenze, con cifre che superano i 2.000 studenti sui campi di atletica ogni anno ed un totale che sfiora i 10.000 nel quadriennio.
È stata ad ogni modo sempre garantita la continuità dell’attività, con una forte attenzione al settore Esordienti: nonostante la diminuzione delle risorse economiche, infatti, sono state circa 20 – al netto di qualche forzata cancellazione causa maltempo – le gare riferite alla categoria, con il Trofeo Esordienti di Prove Multiple rinnovato con l’introduzione della ripetizione delle prove di corsa secondo un modello didattico francese e con l’obiettivo raggiunto di premiare, nelle ultime due edizioni, tutti i bambini partecipanti in ogni singola gara.
In merito, invece, alle categorie maggiori, il quadriennio – dal punto di vista organizzativo – si è caratterizzato per il perseguimento di una strada inaugurata al termine del mandato scorso con il Meeting Internazionale organizzato in occasione di Viterbo Città dello Sport. I rapporti iniziati in quell’occasione hanno, infatti, consentito sia la partecipazione della delegazione viterbese a due meeting internazionali che l’organizzazione di un ulteriore appuntamenti tra nazioni nella Tuscia. Nel 2014, infatti, una delegazione di atleti, tecnici e dirigenti viterbesi è stata ospite a Londra della società Herne Hill Harriers di Londra, per poter prender parte ad un meeting sull’impianto societario di Tooting Bec; appena lo scorso ottobre, invece, un’ulteriore occasione internazionale si è avuta a Granada, ospiti della società Joven. Entrambe le occasioni sono state opportunità di arricchimento culturale, sportivo ed umano per gli atleti, che hanno potuto conoscere nuove realtà e visitare città straniere.
A Luglio 2015, invece, è stata il Comitato ad ospitare una delegazione maltese, con una serie di iniziative sportive e culturali – visite guidate, un convegno tecnico affidato al Professor Francesco Angius ecc – culminati con un meeting presso il campo d’atletica “F. Guidozzi” di Tarquinia. Il contatto con Malta, inoltre, ha portato alla possibilità di organizzare un raduno tecnico sull’isola nel gennaio del 2016. Tra le iniziative collettive svolte in questo quadriennio, infine, non va dimenticato il raduno tecnico ad Abbadia San Salvatore nel 2013.
L’altro grande problema con cui l’atletica viterbese ha dovuto convivere negli ultimi anni è la condizione di inutilizzabilità del Campo Scuola di Viterbo, con l’obbligo per il comitato di trasferire a Tarquinia via via tutti gli appuntamenti agonistici – nell’ultimo anno anche quelli studenteschi – fatta eccezione per alcuni eventi legati alla categoria Esordienti. Le difficoltà dell’amministrazione comunale di Viterbo sul tema hanno portato a numerose uscite critiche sulla stampa e persino ad una protesta pubblica in piazza in occasione della manifestazione Eroica dello scorso autunno. Fortunatamente, la situazione sembra giunta a conclusione, così che dalla primavera alle porte Viterbo potrà avere il proprio impianto: sarà, ora, compito del nuovo comitato riprendere i discorsi relativi alla concessione dello stesso. Degli ultimi anni rimane, comunque, l’immagine della compattezza di una struttura organizzativa che, in collaborazione con le società, è riuscita a mantenere un alto standard organizzativo anche su altri campi gara.
Chiudo questa premessa toccando il vero centro d’interesse dell’atletica, che è fatto di risultati e formazione tecnica: l’impegno sul campo di allenatori e istruttori e la formazione che si cerca di garantirgli – nell’ultimo quadriennio si è tornato ad organizzare un corso istruttori a Viterbo e un corso dedicato alla didattica del salto con l’asta – continua a garantire risultati brillanti, in termini numerici e qualitativi. Si sono consolidate realtà tutto sommato giovani come l’Atletica Vetralla, confermate quelle più storiche come Viterbo, Civita Castellana e Tarquinia, con risultati di prestigio in molte discipline. Senza entrare nel dettaglio, nel quadriennio gli atleti viterbesi hanno portato a casa 30 titoli regionali, sono stati migliorati 35 primati provinciali – più di quanto avvenuto nei precedenti quattro anni – e due record regionali (con Elisabetta Luchetti), oltre alla conquista di un titolo nazionale individuale (con Matteo Perugini) e un titolo italiano a squadre nella marcia (con Gina Pascal Maria Vagnoni, Flavia Facchinetti)…………………….…..la nostra atletica non si è fermata di fronte alle difficoltà, non solo economiche ma anche e soprattutto strutturali, ma è andata avanti cercando di interpretare le difficili sfide di questa nostra contemporaneità. I risultati conseguiti dal punto di vista agonistico, non certo inferiori rispetto al precedente quadriennio, mancano solo di una risposta unitaria come provincia, che se si fosse avuta non sarebbero mancati i risultati anche di squadra. Il tema che riguarda il futuro è quello di una ricomposizione unitaria della nostra atletica, che storicamente ha sembra dimostrato che ogniqualvolta si è compattata ha ottenuto risultati di prestigio. Dobbiamo trovare la forza, oltre che economica anche di scambio e di confronto, per superare tutto ciò che ostacola questo legame che nel recente passato ha permesso il raggiungimento di traguardi importanti, non solo per la nostra disciplina ma per tutto lo sport viterbese.

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